I
primi edifici di culto sorsero nei sobborghi della città, presso aree
adibite a necropoli e talvolta furono edificati su resti romani. Spesso le
prime chiese furono edificate su templi pagani o utilizzandone, quando non
le stesse pietre almeno la struttura. A Saint-Vincent, ad esempio, la chiesa
paleocristiana sorge direttamente su un edificio termale romano. A Villeneuve,
sotto la parrocchiale di Santa Maria, sono visibili le fondazioni dell'antica
chiesa battesimale del V secolo, ed in particolare il pregevole battistero.
Sotto San Lorenzo, l'eterno riposo dei primi vescovi
Fuori
dalle mura di Aosta, in un'area dedicata all'inumazione sin dai tempi celtici,
fu costruita all'inizio del V secolo una basilica funeraria cristiana. Le
testimonianze architettoniche giacciono sotto la chiesa di San Lorenzo e i
ritrovamenti sono visitabili in una moderna sistemazione museale in cui si
cammina letteralmente sospesi tra i secoli. Una passerella ci conduce tra
gli scavi all'interno della chiesa paleocristiana. Costruita a forma di croce,
doveva costituire, insieme alla cattedrale, il simbolo più forte della
cristianità ad Aosta: vi furono sepolti i primi vescovi della città
e qui fu scoperta nel XII secolo la tomba di San Grato, patrono della Valle.
La cattedrale di Aosta: il tempio dei tempi
Sotto
la Cattedrale sono stati scoperti fondamenta, pavimentazioni, fonti battesimali,
mosaici, scalinate e tombe: elementi di una basilica paleocristiana, a sua
volta costruita su un edificio del III secolo. Sul pavimento della navata
centrale una lastra di vetro permette la vista del battistero principale della
basilica paleocristiana. Un sovrapporsi di edifici religiosi indica questa
zona come il cuore sacro di Aosta. Nella Cattedrale è visibile tutta
l'evoluzione dell'arte religiosa valdostana: il battistero paleocristiano,
gli affreschi altomedievali, i campanili romanici, le sculture gotiche, l'atrio
rinascimentale, gli altari barocchi, la facciata neoclassica. Secoli e stili
si sono sovrapposti e amalgamati in questa chiesa, tanto da rappresentare
una sintesi artistica e spirituale della storia della Valle.