Il carnevale di Verres
Il
carnevale è la rievocazione storica degli avvenimenti del 31 Maggio
1350 a Verres, con protagonisti Caterina di Challant e il consorte Pierre
Sarriod, signore di Introd.
Alla morte di Francesco di Challant, tutti i suoi averi andarono in eredità
alle figlie Caterina e Margherita.
Mentre quest'ultima, debole e irrisoluta, aveva ceduto i suoi domini alla
sorella, quella teneva testa a tutti coloro che desideravano la sua ricchezza,
aiutata dal marito Pierre Sarriod, Signore d'Introd.
Nel 1450 accadde un fatto tanto insolito quanto sensazionale data l'epoca:
il 31 maggio, di buona mattina, Caterina di Challant ed il consorte, scortati
da alcuni uomini armati, scendono a Verrès.
Dopo aver pranzato presso il Reverendo Pietro de Chissé, prevosto della
collegiata di Saint Gilles , scendono nella pubblica piazza sottostante la
chiesa.
Al suono del piffero e del tamburo tutti si mettono a ballare e Caterina,
lasciato il consorte, danza con la balda gioventù del paese. L'entusiasmo
è al massimo, un solo grido echeggia: "Vive Introd et Madame de
Challant".
Il ricordo di quel gesto altamente democratico viene tramandato negli anni
e nei secoli.
Nonostante la casata degli Challant sia scomparsa e i castelli siano caduti
a pezzi, quel fatto rimane nella memoria del popolo, al punto che alcuni Verrezziesi
decidono di rievocarlo nel periodo di Carnevale.
Come simbolo di continuità tra passato e presente, ancora oggi, dopo
più di 50 anni, il sabato di Carnevale, Caterina di Challant accompagnata
dal consorte Pierre d'Introd, scende in piazza Chanoux per incontrare il popolo.
La vicenda si svolge in mezzo allo sfolgorio delle fiaccole, alle note delle
trombe ed ai rulli dei tamburi.
Dopo la presentazione del seguito di nobili, finalmente giunge Caterina che
al grido di "Vive Introd et Madame de Challant" balla con un popolano.
Descrizione del carnevale
Il Carnevale di Verres si svolge all'inizio
del mese di Febbraio.
Ecco la descrizione di come avviene oggi la rieovazione storica nel Carnevale
di Verres, come sempre nella stupenda cornice del bellissimo castello che
domina la cittadina.
Dal
sabato al marcoledì mattina, Caterina è la Signora incontrastata
non solo di Verrès, ma anche del Castello.
Il sabato di Carnevale, tra lo sfolgorio delle fiaccole, il rullare dei tamburi,
gli squilli delle trombe, il Gran Ciambellano si presenta sulla scalinata
di Piazza Chanoux, attorniato da armigeri, arcieri, portabandiera.
Dopo aver annunciato i conti del seguito, che impersonano i nobili della Casa
Challant, ecco che appaiono Caterina ed il consorte Pierre d'Introd. Come
in passato, nell'aria risuona il fatidico grido "Vive Introd et Madame
de Challant" e la contessa balla con un popolano.
Poi il Gran Ciambellano
legge il proclama, invitando tutti all'allegria e a dimenticare i problemi
e gli affanni. La sfilata raggiunge il Municipio dove Caterina riceve i poteri
dal Sindaco.
La schiera di nobili e popolani si dirige poi verso il maniero, pronta a trascorrere
una lunga nottata tra musiche e balli.
Il giorno seguente, nel primo pomeriggio, si ripete la presentazione e la
sfilata di Caterina, poi si sale al Castello per un pomeriggio di festa dedicato
ai bambini.
La sera, sempre al maniero, viene servita la cena, seguita da una serata danzante.
Il lunedì, al mattino, la Castellana visita i ristori del borgo e si
reca alla Microcomunità. Nel pomeriggio, al Castello, sono i bambini
di Verrès i protagonisti della festa.
Sempre
al castello, la sera, si svolge la rappresentazion teatrale di "Una partita
a scacchi" di Giuseppe Giacosa, seguita da un Gran Galà.
L'ultimo giorno di Carnevale, il martedì, inizia con la distribuzione
di polenta, saucisses, fisous, fisous et vin clair de notre, in piazza René
de Challant.
Nel pomeriggio, si snoda per le vie del borgo una sfilata di gruppi folkloristici
e mascherati, carri allegorici, bande musicali, sempre accompagnati da Caterina
e dal suo seguito.
L'ultimo appuntamento del Carnevale è il Veglionissimo di chiusura
al Castello, serata con ballo in maschera.