Il castello di Aymavilles...
Le
prime notizie che possiamo ritrovare sul feudo e sul castello di Aymavilles
risalgono al 1278, quando il castello era costituito semplicemente da
una torre quadrangolare circondata da una cinta muraria, secondo la diffusa
tipologia del castello recinto tipica dei primi castelli valdostani. Della
torre duecentesca esistono ancora oggi le grosse murature d'ambito, caratterizzate
dall'essere fortemente scarpate, ed un muro di spina che la divide, per
tutta l'altezza, in due ambienti. E' ipotesi generalmente accettata che
la torre fosse conclusa da torricelle sospese agli angoli e da una merlatura
corrente. Internamente la torre, coperta da un tetto in legno poggiante
sulla merlatura, era divisa in sei livelli dei quali quello interrato,
che ospitava la cappella, la cucina e le cantine, era coperto da volte
in pietra tuttora esistenti, mentre i restanti erano separati tramite
solai lignei. Nel 1357 Aimone di Challant, infeudato tre anni prima del
feudo di Aymavilles da parte di Amedeo VI, diede il via ad opere di rinforzo
difensivo della struttura, probabilmente ritenuta troppo vulnerabile soprattutto
per via dell'andamento pianeggiante del terreno circostante.
Vennero
quindi realizzate le quattro torri angolari: queste hanno pianta circolare
e sono disuguali tra loro per diametro ed altezza; fu inoltre costruita
una merlatura con feritoie, oltre ad una cinta muraria doppia dotata di
fossato e ponte levatoio. Le quattro torri angolari sono realizzate in
blocchi di tufo e di travertino e sono caratterizzate dall'ampio spessore
della muratura; almeno due delle torri in origine contenevano delle scale
in pietra di cui effettivamente rimane qualche traccia. Nel contempo nella
torre quadrangolare le finestre vennero incorniciate in pietra e dotate
di sedili, sempre in pietra, analogamente a quanto avviene nel castello
di Fénis edificato dallo stesso Aimone di Challant.
Nel
1450 Giacomo Francesco II conte di Challant realizzò un fabbricato
semicircolare ad uso residenziale di fronte alla torre di sud est, ma
a parte questo intervento il castello non subisce alcuna modifica strutturale
per un periodo di circa tre secoli e mezzo. Dobbiamo infatti arrivare
al 1713 per trovare il barone Joseph Fèlix di Challant impegnato
a trasformare il castello di Aymavilles in residenza signorile, essendo
ormai venute meno le esigenze difensive che giustificavano la struttura
fortificata; questi interventi ebbero termine nel 1728, come testimonia
la data incisa nell'intonaco del sottotetto.
Furono
realizzate gallerie e logge a collegare tra loro le torri trecentesche,
nascondendo così alla vista la primitiva torre quadrangolare. L'accesso
al castello, sulla faccia esposta a sud est, è segnalato da una
doppia scala che conduce ad un loggiato, con funzione di portico, sormontato
da un balcone. Inoltre, l'intervento di Joseph Félix comportò
la demolizione del corpo semicircolare eretto nel 1450 da Giacomo Francesco
II e delle fortificazioni esterne, mentre il terreno circostante - circa
otto ettari - venne trasformato in giardino. Nel 1882, allorchè
il castello di Aymavilles, dopo numerosi passaggi di proprietà,
fu acquistato dal senatore Bombrini, vennero rinvenute nelle soffitte
del castello due tavole rappresentanti rispettivamente la Madonna e l'Arcangelo
Gabriele. Nel 1970 fu venduto all'Amministrazione regionale valdostana.
Nel corso del 2000, sono stati eseguiti importanti interventi di ristrutturazione
sul castello di Aymavilles. Il Castello non è visitabile all'interno.