La dèsarpa

 

Alla fine del mese di settembre, per le strade di Aosta, si celebra la dèsarpa (festa della mucca), il ritorno dagli alpeggi, un avvenimento di grande tradizione per tutta la Vallée.



In Valle d'Aosta la fine della stagione estiva è segnata da un avvenimento tradizionale molto sentito dalla popolazione locale: la dèsarpa (discesa dall'alpe) che si contrappone all'inizio dell'estate con l'ènarpa (la salita all'alpeggio).
Cento sono allincirca i giorni che le mucche valdostane trascorrono nei numerosi alpeggi della Valle.
Un'estate lunga, vissuta ai piedi dei ghiacciai più alti d'Europa.
Quando i colori si accendono di rosso e di giallo e l'estate va a spegnersi nell'erba ormai secca, per le bovine è giunta l'ora del ritorno alle proprie stalle a valle.
Il giorno stabilito è tradizionalmente il 29 settembre, giorno di San Michele: "l'è la désarpa! Partèn de la montagne!".
Dai pascoli scendono a valle le mandrie. In fila. Ordinate. Gli animali sono stati strigliati e spazzolati perché la désarpa è un giorno di festa e le vacche devono essere belle.
Soprattutto le due reines: quella delle corna e quella del latte. Le due regine fanno strada all'intera mandria, accompagnate dal pastore e dal festante latrato dei cani.
Rametti di abete, ornati di nastri e fiori rossi, vengono intrecciati sul collare della reina delle corna. Altri rami e fiori e nastri, questa volta bianchi, si intrecciano su quello della reina del latte.
I campanacci piccoli usati durante l'estate vengono sostituiti da altri più grossi e più importanti.
Il loro suono riempie l'aria. La transumanza è un momento significativo per la vita dell'allevatore; è la conclusione di una stagione trascorsa insieme al casaro, lassù negli alpeggi, vicino al cielo.
Cento giorni di lavoro duro a sorvegliare gli animali, pulirli, preparare la dolce fontina. Un lavoro importante che aiuta a salvaguardare il delicato paesaggio montano.
Le mucche valdostane, fiere e generose, rappresentano il simbolo dell'agricoltura alpina. Di bassa statura e robuste si sono perfettamente adattate all'ambiente montano. La pezzata rossa, più mansueta, produce più latte. La pezzata nera-castana, più aggressiva, è la protagonista delle Batailles de Reines.

Quest'anno la data tradizionale del 29 Settembre vedrà una suggestiva festa della Dèsarpa nelle vie del centro di Aosta: stand e iniziative rivolte alla valorizzazione di questa attività pastorale, pilastro portante dell'economia della valle si svolgeranno a partire dalla viglia , Sabato 28.
"La Vache Pub", allestita nella Torre del Lebbroso che presenta cento anni di mucche nella pubblicità; "Salut la Vache", un'altra esposizione ospitata nella Saletta d'Arte comunale che illustra cento anni di mucche nelle cartoline della Valle d'Aosta; la loro interpretazione contemporanea - "Salut la Vache aujourd'hui" - è raffigurata negli stendardi appesi sotto i portici del Comune.
Si potranno scoprire i processi di produzione della Fontina nello chalet sulla piazza Chanoux e passeggiare nel boschetto allestito dal Corpo Forestale Valdostano. E poi ancora, naturalmente, le mucche valdostane: quelle d'arte e quelle vere che sfileranno nel cuore della città, insieme alle capre e alle pecore, nel grande corteo della Désarpa. La Désarpa permetterà anche di gustare i numerosi prodotti valdostani, primo fra tutti la Fontina: formaggio d'eccellenza della Valle d'Aosta.
Ogni alpeggio produce la sua fontina e ogni forma racchiude in sé il sapore di quel particolare tipo di erbe, di quei fiori. La Fontina ha ottenuto nel 1996 la DOP, Denominazione di Origine Protetta.
Ma alla Désarpa si trovano altri formaggi da assaporare, come le Tome d'alpeggio, il Fromadzo, il Reblec, il Seras, il Salignoun e i prelibati formaggi di capra; poi la sana carne bovina valdostana e gli affettati, come il famoso Lard d'Arnad, stagionato con speciali erbe di montagna, la motzetta, i bodeun, il teteun e il particolare Jambon de Bosses; i vari tipi di miele: di castagno,di rododendro, di millefiori; poi ancora le mele, fra cui la Renetta che è il simbolo della tradizione frutticola valdostana, la pera Martin sec, le castagne, le noci, i piccoli.
Il tutto innaffiato dai vini più alti d'Europa. Un'offerta varia che spazia dai bianchi aromatici, fruttati e asciutti, ai rossi speziati, corposi e leggeri. Per concludere potrete degustare la fiocca, la dolce panna montata di latte nostrano.