Aosta Capitale Alpina
1 - Arco di Cesare Augusto 2 - Porta Praetoria 3 - Teatro Romano 4 - Collegiata di S. Orso 5 - Complesso Monumentale della Cattedrale di San Giovanni Battista - Museo del tesoro - Foro Romano e Criptoportico 6 - Piazza E. Chanoux (Municipio) 7 - Tour Neuve 8 - Torre del Lebbroso 9 - Torre di Bramafam
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Nel II secolo a.C. la Valle d'Aosta fu occupata dai Salassi, una popolazione di stirpe ligure-gallica affine ai Tarini, che dovettero ben presto difendersi dalle mire espansionistiche dei Romani, interessati ad assumere il controllo di un territorio molto importante per la sua posizione strategica.
Nel 143 a.C. i Salassi furono sconfitti dalle legioni del console Appio Claudio Pulcro, ma riuscirono tuttavia a resistere alla dominazione romana fino al 25 a.C. quando dovettero soccombere alle forze del luogotenente di Augusto: Aulo Terenzio Varrone. Sconfitti i Salassi più con gli stratagemmi che con la forza, Augusto fondò una città, le diede il suo nome e vi inviò tremila soldati delle corti pretoriane: ecco perchè si chiamo "Augusta Praetoria Salassorum". Mancano invece ancora tracce sicure della città salassa, la mitica Cordelia, che secondo incerte notizie storiche i romani avrebbero distrutto per edificare la loro potente città alpina.
I romani si diedero da fare per organizzarsi una cittadella fortificata, che garantisse la percorribilità delle vie consolari che collegavano l'alta Italia con l'Europa nord occidentale. Nata al culmine di una straordinaria sperimentazione urbanistica, la cittadella romana raccoglie e sintetizza le migliori esperienze architettoniche della Roma imperiale: la pianta, rigorosamente rettangolare, ha il lato maggiore di 724 metri e quello minore di 572 metri ed è sistemata topograficamente con l'asse maggiore parallelo all'andamento della valle, nell'ansa che precede l'incontro del torrente Buthier con la Dora. L'attuale via centrale è l'asse rettilineo del "decumanus maximus", quel tratto della strada delle Gallie che, proveniente da Roma, passava sotto l'Arco di Augusto e dalla Porta Praetoria e conduceva alla corrispondente porta occidentale.
Il primo approccio alla Aosta romana è ancora oggi quello che accoglieva i mercanti e i coloni dell'impero di Augusto: si vede per primo l'Arco onorario e si superano le mura attraverso la Porta Praetoria accolti dall'imponente Teatro. L'area degli spettacoli era infatti periferica, in prossimità delle porte cittadine: questo era finalizzato soprattutto ad una ordinata frequentazione degli spettacoli, destinati anche alle popolazioni rurali e comunque ad una grande affluenza di pubblico.
Aosta mantenne pressochè le dimensioni della città romana per diversi secoli e le opere idrauliche per l'adduzione e lo scolo delle acque furono utilizzate fin quasi all'età moderna. Caduto l'impero romano, le successive invasioni barbariche la distrussero quasi completamente e nel decimo secolo, della superba città romana non rimanevano che i monumenti imperiali ed alcuni monconi di edifici privati.